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Il franchising tra successi ed incertezze nel mercato pandemico di oggi.

Una panoramica del settore durante e dopo la pandemia da Covid-19.

Articolo a cura di Gabriele Fontana Responsabile Sviluppo Aprireinfranchising.it

Il mercato economico, del lavoro e dell’imprenditoria odierno è caratterizzato da incertezza a causa delle limitazioni create dalla pandemia da coronavirus Covid-19, che ancora oggi si trascina a livello mondiale.

In questo scenario, il franchising riesce a resistere meglio d'altre tipologie d'attività alla pandemia, così come ad altri momenti di crisi. Le attività in franchising, rispetto ai singoli imprenditori ed ai negozi che non fanno parte di un network, hanno infatti più strumenti a disposizione per reagire in maniera efficace e repentina alle difficoltà ed ai cambiamenti del mercato. Si dice infatti che il franchising sia un rapporto “win win” in cui è proprio l’unione a fare la forza.

Stando alle preferenze dell’utenza di Aprireinfranchsing.it emerge che i settori abbiano reagito grossomodo in tre modi.

Vi sono prima di tutto i mercati che durante la pandemia, ed a volte proprio grazie a questa, hanno guadagnato una maggiore visibilità ed hanno ampliato il proprio parco clienti dimostrandosi business solidi ed in crescita anche nei momenti di crisi. Tra questi troviamo principalmente i servizi finanziari, i servizi postali privati, tutti i servizi relativi alle spedizioni ed alla logistica, nonché al delivery, l’intero comparto legato all’e-commerce in particolar modo con formula dropshipping, la distribuzione automatica, i comparti legati alla tecnologia ed all’informatica, le attività legate al benessere ed alla salute, tutte le attività legate al web, i generi alimentari e le capsule caffè.

In secondo posto troviamo i settori che in prima battuta hanno visto calare i propri fatturati ed hanno risentito del lockdown e delle restrizioni dovute l’emergenza sanitaria ma che hanno tuttavia saputo riadattarsi velocemente alla nuova situazione del mercato e sono riusciti nel giro di un anno circa a ristabilire la redditività ed i livelli ante pandemia, dunque quelli del 2019. Tra questi troviamo il settore della mobilità, sia legato alle automobili che ai veicoli elettrici, il noleggio, il settore dei servizi di educazione ed intrattenimento per bambini, dunque asili e ludoteche, così come i settori della telefonia, del marketing e delle comunicazioni, oltre alle attività legate all’estetica ed alla cosmetica.

Infine, troviamo i settori che ancora stentano nel mercato odierno. A questa categoria appartengono tutte le attività legate al retail ed alla vendita al dettaglio, come sono ad esempio i negozi di abbigliamento ed accessori moda, ma anche di articoli per la casa. Altra categoria di attività che ancora non si è del tutto ripresa dalla crisi causata dalla pandemia è quella legata agli eventi ed alla socialità come sono ad esempio le attività di intrattenimento, organizzazione di matrimoni, catering, agenzie viaggi, agenzie matrimoniali e di incontri, discoteche e locali notturni.

I settori che hanno saputo mantenere nonostante le difficoltà un buon tasso di sviluppo e di redditività sono quelli che hanno potuto restare operativi anche durante i lockdown, o quelli che hanno risposto efficacemente e rapidamente alle nuove tendenze del mercato ed alle richieste del proprio target di riferimento, riadattandosi con estrema dinamicità e puntano sull’innovazione e sulla digitalizzazione.

I settori che invece dopo una flessione iniziale sono tornati stabili dopo un anno e mezzo dall’arrivo della pandemia, riuscendo in tempi relativamente rapidi a ritornare ai livelli ante crisi, sono riusciti a farlo grazie alla forza della domanda nel marcato di appartenenza. Si tratta infatti di mercati altamente richiesti in cui è difficile che la domanda subisca un calo nel lungo termine.

Infine, tutti i settori che sono ancora in crisi e non hanno ancora pienamente recuperato sono legati ad ambiti fortemente influenzati dalla flessione dei consumi o dalle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria tra cui l’impossibilità di organizzare eventi, la chiusura dei negozi fisici, e tutte le restrizioni che difficilmente permettono a certi business di operare in una situazione tanto complessa. Tuttavia, anche per questi settori, una volta terminata la pandemia, si prevede una rinascita.

Questo è in generale quello che emerge dalle preferenze dell’utenza di Aprireinfranchising.it e dalle tendenze legate all’imprenditoria registrate dal portare di riferimento per il mondo del franchising negli ultimi due anni.

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