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La Corte di Cassazione conferma la tutelabilita’ del concept store come opera creativa del progetto di architettura di interni: uno strumento di tutela in piu’ per i franchisor

Articolo dello Studio Frignani Virano e Associati

Il concept store

Il concept store, inteso come l’immagine del punto vendita, costituita da una combinazione di elementi sia funzionali (arredi, scaffalature, illuminazione) che decorativi o estetici (colore delle pareti e tipologia di pavimenti, tendaggi, ecc.) rappresenta un indubbio valore aggiunto per le catene come quelle in franchising.

Si può infatti dire che il concept store consente di raggiungere presso il pubblico una efficacia ed una riconoscibilità immediata del prodotto e dell’immagine associati a quella determinata catena.

È quindi del tutto chiaro il valore che il concept store riveste per il franchisor; così come evidente è la gravità del danno che potrebbe derivare dall’utilizzo da parte di soggetti concorrenti di un concept store confondibile. Diventa quindi importante per il franchisor tutelare al meglio il suo concept ed evitare che terzi concorrenti ne se avvantaggino.

Kiko vs Wycon: la saga giudiziaria

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8433 del 30 aprile 2020, ha confermato la tutelabilita’ del concept store come opera creativa.
Il caso riguardava la tutela dell'interior design della catena di prodotti di make-up Kiko nei confronti di un concorrente, la Wycon, la quale, secondo la prospettazione di Kiko, aveva riprodotto il medesimo concept nei suoi negozi.

Il Tribunale di Milano, dopo aver accertato che la scelta, la combinazione, il coordinamento e la conformazione complessiva degli elementi utilizzati per l’arredamento dei negozi Kiko (espressi in un progetto di architettura di interni realizzato da uno studio di architettura su commissione della stessa Kiko) presentavano sufficienti “elementi di creatività” e che gli stessi non costituivano una soluzione imposta da problemi tecnici o funzionali, ne aveva riconosciuto la tutelabilità ex art. 2 n. 5 LdA (Legge sul Diritto d’Autore), ravvisando altresì il compimento di atti di concorrenza sleale parassitaria ex art. 2598 n. 3 c.c. tramite una serie di comportamenti ulteriori finalizzati a porsi “costantemente sulle orme del concorrente”.

La Corte d’Appello aveva sostanzialmente condiviso la ricostruzione in fatto ed in diritto del Tribunale. Avverso a quest’ultima sentenza proponeva ricorso la Wycon. Tra i molti motivi di ricorso esaminati dalla Corte di Cassazione il più significativo, per quanto qui interessa, si concentra sulla tutelabilità tramite la Legge sul Diritto d’Autore dei progetti di architettura di interni di negozi.

Il principio di diritto emanato dalla Cassazione in punto tutelabilità del concept store

Per quanto concerne la tutelabilità del concept, la Cassazione ha confermato che “in tema di diritto d'autore, un progetto o un'opera di arredamento di interni, nel quale ricorra una progettazione unitaria, con l'adozione di uno schema in sé definito e visivamente apprezzabile, che riveli una chiara "chiave stilistica", di componenti organizzate e coordinate per rendere l'ambiente funzionale ed armonico, ovvero l'impronta personale dell'autore, è proteggibile quale opera dell'architettura, ai sensi dell'art. 5, n. 2 L.A. ("i disegni e le opere dell'architettura"), non rilevando il requisito dell'inscindibile incorporazione degli elementi di arredo con l'immobile o il fatto che gli elementi singoli di arredo che lo costituiscano siano o meno semplici ovvero comuni e già utilizzati nel settore dell'arredamento di interni, purché si tratti di un risultato di combinazione originale, non imposto dalla volontà di dare soluzione ad un problema tecnico-funzionale da parte dell'autore”.

Interessante notare come la Cassazione abbia altresì chiarito che beneficiano della tutela autoriale non solo le componenti infrastrutturali (infissi, pavimenti e luci) dei progetti di architettura, ma anche i progetti di organizzazione degli interni purché abbiano le caratteristiche sopra citate.

Un elemento di tutela in più per i franchisor

Il principio emanato dalla Cassazione in materia di diritto d’autore costituisce uno strumento di tutela in più per i franchisor per i quali il concept stores assume un’importanza determinante, grazie proprio al messaggio che attraverso il concept store viene veicolato ai clienti.

Testo a cura di:

Avv. Dario Paschetta (dario.paschetta@studiofrignani.com)

Avv. Alessandra Sonnati (alessandra.sonnati@studiofrignani.com)

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