Il franchising, oltre ad essere una strategia distributiva, è una piattaforma organizzativa specifica ed unica nel suo genere in grado di strutturare ed ottimizzare il ruolo dei diversi punti della catena nonché le correlate competenze.
Il know-how ne è la “corrente vitale” che pervade il sistema organizzativo: gli elementi essenziali e proprietari del modello nonché le correlate procedure, pianificate e sperimentate, permettono alla rete di essere uniforme nella gestione dei processi e delle vendite ed al contempo liberano energie organizzative che fanno della rete un sistema altamente competitivo ed in grado di battere i competitori in termini di reattività al mutamento della domanda nel mercato.
Questo avviene grazie alla compresenza dell’azienda franchisor e degli imprenditori locali, i franchisee, i quali possono da un lato contare su un modello sperimentato con successo e sulle competenze manageriali centrali (tipiche dell’azienda strutturata), e dall’altro sulla propria capacità commerciale e competenza relativamente al mercato locale potendosi dedicare alla gestione e fidelizzazione dei clienti finali.
Se correttamente impostata (dall’azienda franchisor), la struttura organizzativa del franchising diviene così davvero un sistema preminente su altri modelli quando si pensa alla capacità di reazione: i franchisee possono divenire “sensori nel mercato”, quale solo l’imprenditore può essere, restituendo in termini coerenti i dati alla sede centrale e permettendo una elaborazione strategica e pianificazione operativa più veloce e focalizzata sul mercato rispetto ad altre strategia distributive, battendo così sul tempo i competitor e restituendo al mercato le soluzioni appropriate in termini di prodotto/servizio.
Il franchisor è detentore del know-how e degli altri elementi proprietari: l’esternalizzazione della vendita a livello locale mediante la rete degli imprenditori affiliati rende la struttura a “multi-responsabilità” creando un vantaggio specifico e altamente competitivo.
Il franchisee resta un imprenditore autonomo ma può avvalersi degli strumenti tipici della grande impresa (condivisi dalla rete) nonché di un know-how unico già sperimentato con successo, potendo così realmente ottimizzare la relazione con la clientela locale ed il livello delle vendite e del fatturato
Articolo di Raffaella Còndina, Senior Partner CONDINA & associati - Consulenza di Direzione, Marketing, Franchising, Sviluppo Internazionale