Le nuove aperture di Kasanova con circa 500 punti vendita in franchising sul territorio nazionale entro il 2025 si concentreranno nelle periferie delle grandi città e nei piccoli centri urbani per favorirne la rinascita economica e sociale
Un impatto sul giro di affari - stimato fra 500mila e 700mila euro all’anno per punto vendita - ma anche sull’occupazione, favorendo la formula dell’autoimpiego e l’apertura di nuovi punti vendita anche in aree decentrate o in piccoli comuni (a partire da circa 10mila abitanti). Questo l’obiettivo del nuovo piano di aperture in franchising di Kasanova che, con il progetto “Negozi&Futuro”, punta a creare migliaia di posti di lavoro, compreso l’indotto, nei prossimi cinque anni.
La formula in prossimità è una tendenza già ampiamente in atto nel settore GDO e, adesso, anche in quello della casa: riflette un nuovo modo di concepire la città, radicalmente trasformata dalla pandemia. D’altra parte, il Comune di Milano ha da poco introdotto il concetto di near working per indicare nuovi luoghi e nuovi modi di lavorare, e iniziare a costruire una nuova città basata sulla prossimità, dove a essere ridisegnati sono gli spazi, i tempi e i modi del lavoro (una città a 15 minuti) per guardare al futuro. La ricerca La geografia degli spazi di coworking a Milano. Un’analisi territoriale realizzata da DAStU-Politecnico di Milano per il Comune di Milano ha confrontato i dati sul traffico telefonico degli utenti Tim a Milano, nel periodo pre e post lockdown, evidenziando come la mobilità tra periferia e centro sia diminuita, facendo emergere una potenziale domanda di soluzioni per svolgere attività professionali e di svago vicino alla propria casa.
A contribuire allo sviluppo di questo modello potrebbero essere anche le imprese: “Non nascondiamo che con il progetto “Negozi&Futuro” ci piacerebbe interloquire con le istituzioni locali per lavorare in sinergia e dare vita nelle aree urbane decentrate a negozi in prossimità, magari anche insieme ad altri marchi, con lo scopo di creare occupazione e facilitare la vita ai residenti” – afferma Maurizio Ghidelli, amministratore delegato di Kasanova.
Secondo l’ultimo Rapporto Assofranchising, Strutture, Tendenze e Scenari del Franchising in Italia, il settore complementi d’arredo e oggettistica varia ha un’incidenza del 3,6% sul fatturato complessivo del franchising pari a 933.824.000 €: “Siamo entusiasti di questo progetto di Kasanova, nostro associato da diverso tempo. Un’ulteriore dimostrazione di come la formula del franchising consenta di essere flessibili e ricettivi permettendo di adeguarsi a contesti che cambiano radicalmente in pochissimo tempo” - osserva Italo Bussoli, Presidente di Assofranchising – “Con un orizzonte temporale di medio periodo che vedrà scadere il blocco dei licenziamenti, il franchising si pone come valido strumento per rimettersi in gioco magari anche vicino a casa propria, con l’obiettivo di migliorare il bilanciamento lavoro – tempo libero che investe sempre di più le priorità di chi lavora”.
Il mondo retail casa si affianca all’attenzione alla prossimità, facilitando la ripresa delle attività commerciali e rivitalizzando aree urbane periferiche e tuttavia – come dimostrato in questi mesi di lockdown – assolutamente vitali. In questo senso, immaginare luoghi dove si incrociano spazi di coworking e spazi commerciali in aree periferiche potrebbe contribuire a dare forma a un nuovo modello di città attento anche alla sostenibilità, con la bicicletta scelta come mezzo preferenziale di spostamento.
Ufficio stampa Assofranchising
Raffaella Tosi - 392.5255057 – raffaella@pressoffice.eu
Francesca Osella – 348.4407367 – francesca@pressoffice.eu