Roma 14 giugno 2018 - Dal Rapporto Assofranchising Italia il 2017 è l’anno da record: crescita al Sud e opportunità per giovani e donne i principali indicatori positivi. Bussoli, Assofranchising: "Affiliarsi a un gruppo già affermato permette anche a chi è alle prime armi di acquisire un know-how di rilievo, in questo modo in breve tempo si impara un mestiere, rimanendo però imprenditori di sé stessi”
Il 2017 è stato il miglior anno di sempre per il franchising italiano. Giro d’affari, occupazione, insegne italiane all’estero e Master delle insegne straniere che scelgono l’Italia, registrano tutti percentuali in crescita delineando un business model che funziona e che sempre più si afferma anche nel nostro Paese. Lo attesta Assofranchising, l’Associazione Italiana del Franchising - la più autorevole del settore che da oltre 40 anni rappresenta la maggior parte delle insegne del comparto - nel Rapporto Italia 2018 presentato oggi a Roma, presso l’Università La Sapienza, in collaborazione con l’Osservatorio Permanente del Franchising dell’ateneo, l’unico studio a certificare i dati effettivi di chiusura annuale delle aziende.
Dalle 929 insegne prese in esame dal Rapporto, emerge che il valore del giro d’affari complessivo per il 2017 vale 24,545 miliardi di euro, segnando un +2,6% rispetto al 2016. “Il franchising si conferma un settore sempre più in crescita e appetibile anche per i più giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro – ha dichiarato Italo Bussoli, Presidente di Assofranchising -. Crescono gli imprenditori e gli addetti al settore. Col sistema franchising si riduce notevolmente il rischio di impresa, e gli investimenti iniziali sono in molti casi estremamente competitivi. Affiliarsi a un gruppo già affermato permette anche a chi è alle prime armi di acquisire un know-how di rilievo, in questo modo in breve tempo si impara un mestiere, rimanendo però imprenditori di sé stessi”. Alla presentazione sono intervenuti anche Bernardino Quattrociocchi, Professore Ordinario Università La Sapienza e Mariano Bella, Responsabile Ufficio Studi Confcommercio.
Un settore in crescita
Crescono i punti vendita su tutto il territorio nazionale (+1,9%), i Master delle insegne straniere che scelgono l’Italia per lo sviluppo della propria rete affidando il proprio business a manager, imprese e personale italiano (+16,4%) e aumentano in modo significativo i punti vendita di insegne italiane all’estero segnando addirittura un +28,1%. A livello regionale, la Lombardia si conferma l’area in cui sono presenti più insegne (256), seguita dal Lazio (104) e dalla Campania (89).
Aree Nielsen
Seguendo la ripartizione geografica delle Aree Nielsen, il Nord-Ovest (Area Nielsen 1) è prima per fatturato, addetti e per insegne franchisor (335) mentre il Sud (Area Nielsen 4) detiene il maggior numero di punti vendita in franchising in valore assoluto (15.933).
Occupazione
Dati in forte crescita anche per quanto riguarda l’occupazione, confermando come il franchising possa essere un ottimo volano per la creazione di posti di lavoro e l’imprenditoria in particolare nel Sud Italia, e soprattutto modo per i più giovani. E questo è uno dei dati più interessanti che emerge dal rapporto: quasi il 90% dei franchisee ha un’età compresa tra i 25 e i 45 anni e addirittura 1 su 4 rientra nella fascia d’età compresa tra i 25 ei 35 anni, segno che il franchising è un mondo giovane e per giovani. Inoltre, il 36% dei punti vendita è a conduzione femminile con dato sostanzialmente stabile.
Punti vendita italiani all'estero in franchising
A fine 2017 sono 10.079 i punti vendita in franchising di insegne italiane all’estero con un segno positivo di +28,1%. Di questi, i marchi Soci di Assofranchising contano ben 4.226 negozi, ossia quasi il 50% del totale. Il dato conferma ancora una volta l’attitudine e la vocazione dell’Associazione ai collegamenti internazionali in favore dei propri Soci, che possono usufruire di numerosi vantaggi e dei rapporti consolidati di Assofranchising con enti di rilievo come il World Franchise Council, l’European Franchise Federation e l’ICE l’Agenzia facente parte del Ministero dello Sviluppo Economico per la promozione delle imprese italiane all’estero. “Gli appuntamenti di Mosca e New York da poco conclusi, costituiscono occasioni di grande visibilità e sviluppo per i nostri Soci, per presentare il valore dei brand italiani a livello globale. – conclude Bussoli -. Assofranchising supporta e sostiene il loro sviluppo anche attraverso iniziative come queste per favorire occasioni di business all’estero per i franchisor ed assisterle in tutte le fasi necessarie. Non va infatti dimenticato che Assofranchising è l’unica Associazione italiana del franchising titolata a far parte del WFC”. Tra i 929 franchisor presi in esame dal Rapporto Assofranchising Italia 2018, le prime 100 aziende (35 di queste sono Soci Assofranchising) valgono ben il 60-70% dell’intero mercato italiano in termini di punti vendita, giro d’affari e addetti occupati.
Volume complessivo di crescita 2014-2017
Dal 2014 al 2017 i volumi complessivi del settore sono cresciuti significativamente, segnando un +5,7% per giro di affari e un +3,8% di punti vendita, solo il numero delle insegne in questi tre anni ha subito un lieve calo (-1,3%), un segno fisiologico e assolutamente normale, per quanto riguarda le realtà più piccole che non riescono ad affermarsi in fase di start-up.
Chi sale
Il food si conferma ancora il segmento che registra i trend di crescita più forti, sia per quanto riguarda la ristorazione con nuovi format che propongono specialità e prodotti tipici, sia per quanto riguarda la GDO, che avanza sempre più grazie all’apporto di insegne in discount e a nuovi format in ambito BIO. Anche le palestre e i centri estetici continuano a registrare trend positivi, come anche cliniche e servizi ambulatoriali per la salute, automotive, cosmetica e immobiliare in franchising che, nel 2017, torna a superare il miliardo di fatturato.
Chi scende
In calo la categoria dei viaggi e del turismo per quel che concerne le agenzie di viaggi, penalizzata dai servizi online e dalle nuove forme di hospitality mentre il settore dell’hotellerie in franchising rimane invece ancora stabile. Segnano percentuali negative anche i settori dell’abbigliamento e dei servizi per l’infanzia che, a causa del calo delle nascite che contraddistingue il nostro Paese, tornano ai livelli del 2014. Segno negativo anche per le insegne di parrucchieri.
Salone Franchising Milano
Per l’edizione 2018 l’Associazione sarà l’unico Franchising Association Partner al 33° Salone del Franchising di Milano, in programma dal 25 al 27 ottobre 2018.
Ufficio stampa Assofranchising - MGV Communication
Tel. +39 3351282864 | mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it
Tel. +39 338 2868662 | marta.canali@mgvcommunication.it
Piazza Piemonte 2 | 20145 Milano